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Medusa | CATANIA OFF FRINGE FESTIVAL 2023
MOVIMART LAGOTINA
19 Ott alle 20:00
- 22 Ott alle 23:59
20:00
Sala grigia
Prevendita 12 €
Botteghino 12 €
Botteghino studenti 10 €
Repliche:
– Giovedì 19 Ottobre : 20:00
– Venerdì 20 Ottobre : 22:00
– Sabato 21 Ottobre : 18:00
– Domenica 22 Ottobre : 20:00
La Medusa di Ivano Torre è stata presentata come anteprima nel mese di maggio in svizzera. Abbiamo deciso di presentarvi il progetto utilizzando le parole di Gilberto Isella, poeta e scrittore ticinese presente all’anteprima. Pensiamo che quanto detto sia la sintetizzazione esatta di questa opera multimediale, ci fa onore nell’aver incontrato nel pubblico questo pieno riconoscimento.
“Si è sempre saputo poco di Medusa, la bellissima Gorgone trasformata da Atena in un orribile mostro, punita per aver profanato un tempio della Dea giacendo con Poseidone.
Tramite il suo sguardo, lei ha già reso di pietra il nostro sapere, vanificandolo.
Occorre misurarsi con tale mancanza. Ivano e Valentina lo fanno capire sottotraccia. Sporgendosi sul vuoto, riducono lo scenario ai minimi termini. È il fascino misterico che emana dalla performance, fin dall’inizio. Medusa non vorrebbe di più.
Utero azzurro, frammento oceanico. Oppure lembo staccatosi dall’Olimpo, ora adibito a coperta. Tessuto che gradualmente si agita, s’increspa, moltiplica le pieghe, crea angoli e punte. Forse là dentro una creatura si muove, si divincola, fa di tutto per liberarsi dal suo placentare involucro. Avevamo visto giusto: il parto avviene, fulmineo. Una donna sorge: è Lei.
Ivano e Valentina sono consapevoli che Medusa non parla, non può parlare. La sua “parola-essere” è il corpo. Solo questo, un corpo come fucina d’isteria. Contorsioni selvagge, spasmi, giravolte lunari, suoni inarticolati, grida indotte da sofferenza inumana, cosmica.
Il “senso” di Medusa, espresso pienamente da quelle esibizioni, trova sùbito il suo contrappunto naturale in una macchina sonora contigua, il dispositivo di Ivano: sintetizzatore, piccola grancassa, gong. Voci aliene e dissonanti si susseguono, s’incrociano. Le due atmosfere acustiche sembrano fondersi.
Insistente ma impotente, anche la voce del logos, quella di un sapere erudito e sterile, si farà sentire: frammenti concatenati, tolti da enciclopedie e trattati, fin troppo a misura d’uomo. Non riusciranno a lenire il canto dolente che sorge dagli abissi”.
di Gilberto Isella
Riferimento mitologia greca di Medusa:
https://www.vanillamagazine.it/la-storia-di-medusa-la-gorgone-con-i-capelli-di-serpente/